Vita di parrocchia

Facciamo eco alle provocazioni sulla Carità pervenute, da un lato, dal Santo Padre, Uscire dalle nostre case, uscire dalla staticità delle nostre chiese, uscire soprattutto da noi stessi per camminare verso dove…, dove il Buon Dio ci suggerisce, e dall’altro il sempre più crescente bisogno di aiuto da parte di chi non ha nulla e si trova nella condizione peggiore, non sa nemmeno come chiederlo o come poter risolvere un problema che obbiettivamente è fuori controllo. La semplice ed essenziale sopravvivenza.

Nasce cosi, senza presunzione, l’esperienza di strada presso la Stazione Termini per la somministrazione di pasti e vestiti e l’esperienza presso l’Italian Hospital Group per la condivisione umana di amicizia. Entrambe ci portano a toccare con mano la miseria umana da condividere, toccare con mano i bisogni fondamentali dell’umanità, il bisogno essenziale di calore umano e delle cose vere.

Per questa esperienza ci siamo fatti guidare dall’esempio della Comunità di San Egidio per approcciare con la dovuta delicatezza e sensibilità questo nuovo orizzonte, cercando, in primis, la semplicità dell’essere pratici ed essenziali nel raggiungere l’obbiettivo con il minimo sforzo e la massima resa. Camminiamo e quindi questa scelta ci porta ad incontrare persone e con loro fare un pezzo di strada insieme .

Ognuno ha i talenti necessari per essere una tessera indispensabile per questo puzzle che è la CHIESA .

 Il Vangelo del ricco epulone con la sua indifferenza ed esagerata autostima di delirio di onnipotenza, è una provocazione alla nostra coscienza di cristiani perche evidenzia la nostra cecità.

Gesù, invece, con il suo incessante ed incalzante insegnamento d’amore è la bussola che ci orienta verso la strada BUONA. Abbandoniamoci a Lui con fiducia e lasciamoci indicare la direzione VERA:

 Condivido con voi alcune testimonianze della nostra Comunità in queste nuove prove :

  • Spesso mi chiedo chi è il mio prossimo….e da tempo ho capito che il prossimo è ogni persona che incontro lungo il cammino della mia vita. Grazie al servizio che facciamo alle persone senza tetto ho avuto l’ opportunità di incontrare una realtà diversa da quella che vivo nel quotidiano.. In queste occasioni incontro persone che vivono un disagio, persone che per vari motivi hanno perso il controllo della loro vita… Alcuni ci raccontano  le  loro vicissitudini e la  realtà da cui sono fuggiti … Tutti i giorni  vediamo cose del genere  in tv,ma toccarle con mano è diverso . Mi fa rabbia e tristezza vedere tanta gente abbandonata a loro stessa. Ma tra queste persone ho incontrato tante di loro che malgrado tutto , hanno una positività e una bellezza dentro che nessuno potrà togliergli e questo mi sorprende, perché noi che stiamo  bene siamo i primi ad essere insoddisfatti.. A loro basta anche solo un pasto caldo per tornate a sorridere….molti di loro sono riconoscenti e ci raccontano che ci sono tante persone che gli fanno del bene. Incontrarli ti fa vedere le cose da un altro punto di vista e ti fa apprezzare ciò che hai e che spesso dai per scontato! Una cosa bella è che come comunità facciamo servizio insieme e ognuno con il proprio piccolo contributo rende possibile preparare più di cento pasti che vanno via in pochissimo tempo…..che sofferenza quando qualcuno ti chiede da mangiare e non ce n’è più! Invece all’Italian hospital Group è un’esperienza che mi coinvolge molto …. Vedo malattie che imprigionano la vita delle persone …ma si riesce sempre a trovare un modo per incontrarsi, anche solo con lo sguardo o con un lieve sussurro della voce.. L’importante è la nostra presenza lì che ci permette di  comunicare la vicinanza delle nostre vite con le loro…(P.F.)
  • Vedi è da un po’ di tempo che provo a lasciarmi accompagnare da Gesù nel mio quotidiano, ma come al solito il mio ego mi crea qualche impedimento ed allora per combatterlo provo ad andare verso gli ultimi …con la speranza di aiutarci vicendevolmente a riconoscerci in Gesù ….(C.P.)
  • Servizio: Sensazione – Emozione – Azione. Vivo il servizio come preghiera di lode e di ringraziamento al Signore, perché è Lui per primo che si dona completamente a me e fa sì che io possa essere specchio delle Sua generosità per Incontralo nei fratelli…(il dono che ci rende doni!!).. In questa esperienza (TERMINI – I.H.G.) mi dona di Incontrarlo nei fratelli ultimi e sofferenti …e lì è vederlo in croce …è potergli dire: “Signore sono qui con Te, non voglio lasciarti solo!!!”. Grazie Signore (T.C.)
  • Questa esperienza ci riempie il cuore, ha cambiato in positivo il modo di vedere le persone in difficoltà, ovvio siamo una goccia d’acqua in mezzo al mare , però ogni volta torniamo a casa con la sensazione di riuscire a cambiare il mondo! (C.S.)

 

Si ringraziano quanti partecipano, in semplicità e fraternità, a queste iniziative di Carità Cristiana e Preghiamo, sempre, al fine di incrementarne la quantità e l’intensità .   Ti Aspetto !!

Il Parroco