Cenacolo

Cenacolo

Progetto: il “Villaggio della Povera Gente”

Il Signore ci ha concesso di vivere in questi ultimi 8 anni un tempo di grazia che ha fatto crescere la Parrocchia verso quel modello di vita dove il Vangelo si rende visibile per il desiderio dei fedeli che sotto l’azione dello Spirito Santo vivono la testimonianza dell’annuncio celebrando la comunione di vita, vissuta nel servizio della carità.  Lo stile perseguito in questi anni è stato quello di essere una parrocchia francescana che evangelizza secondo il carisma proprio di san Francesco in fraternità e in minorità. Lungi dall’aver conseguito la meta indichiamo il Percorso fin qui fatto.

Il Percorso

la prima tappa del cammino fu segnata dalla Missione del 2006: “In principio la Parola”. Da quella Missione si iniziò un tempo di formazione dei laici affidata ai Centri di Ascolto e da subito nello scegliere i poveri come luogo privilegiato del nostro servizio, ritenendoli i nostri Maestri. I segni nuovi che accompagnarono i primi passi furono: la centralità della Parola (sempre esposta solennemente in Chiesa), il nuovo Crocifisso per educare alla sequela del Cristo povero e crocifisso, la Mensa domenicale dei poveri e il potenziamento del Centro di Ascolto Caritas. Nel medesimo tempo con la Missione iniziò la Preghiera quotidiana delle Lodi e Vespri partecipata con il popolo di Dio.

La seconda tappa fu segnata dalla visita Pastorale del Vescovo Benotto nel 2007 che non solo confermò il cammino intrapreso, ma incoraggiò a cercare nuove vie per evangelizzare. Attraverso l’incessante sostegno del Provinciale di allora, che seppe vedere oltre le difficoltà che sembravano compromettere tale cammino, non abbandonammo l’idea di insistere su di uno zoccolo davvero duro nel rispondere alla necessità di un cambiamento di vita parrocchiale. Incessanti furono le iniziative rivolte verso i giovani (Grest, Pub francescano…) e verso i lontani (Vangelo di strada…). La parrocchia veniva sottoposta ad una serie incessante di proposte per abbattere i muri della diffidenza e del conservatorismo fine a se stesso.

Nel 2010 una nuova forma di Evangelizzazione viene proposta alla comunità parrocchiale: i 10 Comandamenti. Allo stesso tempo il servizio dei poveri viene ancor più potenziato con delle scelte che ricordo solo in modo sintetico: ascolto, accoglienza dei senza tetto, accoglienza dei carcerati, interventi sulle prime necessità, micro progetti di lavoro, piccola banca prestiti, elemosine.

Credo che la terza tappa sia segnata dal 2012 quando inizia una seconda edizione dei 10 Comandamenti in parrocchia e allo stesso tempo, sul versante delle povertà nascono 2 servizi, uno rivolto alle famiglie “L’Arca di Noè” tipo baby-parking, e  l’altro alle famiglie in difficoltà “Adotta una famiglia”, per la verità già avviato ad experimentum nel 2011 con una 30na di partecipanti e poi confermato con 75 benefattori l’anno successivo.

Con il 2013 è iniziato un 3° corso dei 10 Comandamenti presso una parrocchia a noi vicina. Sempre in questo periodo a settembre prende il via il Cenacolo, che spiegheremo più avanti. Da adotta una Famiglia nasce il progetto “il Villaggio della Povera Gente”, che si concretizza con la presa di 4 appartamenti in affitto dove ospitare le famiglie senza una casa.

Tale sintesi vuole tenere conto di tutto il non detto fatto dalle centinaia di volti che, ognuno a loro modo, ha contribuito a dissodare il terreno e seminarlo con i piccolo semi di cui era portatore e che oggi stanno fiorendo rendendo la nostra Parrocchia un campo fecondo di varietà di frutti.

  1. Il Cenacolo

Con la Pentecoste del 2012 nasce il Cenacolo che è una proposta per essere nella nostra Chiesa parrocchiale il cuore. Secondo l’immagine di san Paolo,  nella I lettera ai Corinzi al cap.12, la chiesa è come un corpo composto dalla diversità dei membri e delle loro funzioni, così il Cenacolo vuole esserne il cuore,  per irradiare amore ad ogni membro del Corpo di Cristo che è la sua chiesa comprendente i vicini e i lontani.  Riproponiamo di seguito il progetto di vita del Cencolo:

  1. Progetto di vita per il Cenacolo

Il Cenacolo nasce dall’ascolto del Vangelo di Marco (10, 17-27) del giovane ricco, anche noi ci facciamo la medesima domanda: Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» . Sentendoci raggiunti dallo sguardo di amore di Gesù, intendiamo dare un seguito alla risposta di Gesù: «Una cosa ti manca! Va’, vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».

Pertanto intendiamo seguire Gesù impegnandoci in questo modo:

2.1 Vita di preghiera

  • Oltre la messa domenicale sentiamo l’esigenza di incontraci una volta la settimana per condividere l’Eucarestia feriale del giovedì dalle ore 19 alle ore 21, a cui seguirà per chi può la condivisione della cena

  • Sul modello del Cenacolo apostolico, si avverte l’esigenza della presenza di Maria che sarà assicurata dall’incontro di ogni 25 del mese “Eccomi con s. Maria di Loreto” (in quella settimana si salta il giovedì)

2.2 Formazione

  • La formazione è legata al Cammino dei 10 Comandamenti la domenica sera alle ore 21. Per chi lo ha terminato, prosegue nel mettere al centro la  Parola di Dio ascoltata, meditata e condivisa il giovedì. Si parteciperà agli itinerari biblici che verranno proposti, per approfondire l’adesione al Signore Gesù (vedi Scuola della Parola).

  • Rimangono attivi i Centri di Ascolto che avranno una duplice funzione: da una parte serviranno come luoghi di evangelizzazione (missione) e d’altra  saranno il primo luogo di inserimento di coloro che verranno invitati al Cenacolo (custodia dei nuovi), assicurando una relazione più personalizzata.

  • Durante l’anno si organizzeranno 3 Ritiri uno dal 2 al 5 gennaio ad Assisi, un altro nella Valle Santa in un fine settimana (sabato-domenica) della Quaresima e l’ultimo in un fine settimana di luglio a La Verna per la formazione Francescana

  •  Parte importante di questa formazione è il Pellegrinaggio in Terra Santa che deve essere permesso a tutti superando le difficoltà economiche. La radicalità consiste nel chiedere i necessari 8 giorni di ferie per essere utilizzati per un’esperienza così importante. Si può realizzare seguendo questi criteri: – si rinuncia alle vacanze  – si mettono da parte i soldi risparmiati in ogni modo – si partecipa tutti attingendo alla Cassa Comune per avere il prestito che sarà restituito appena possibile.

2.3 Servizio

  • Gli aderenti al Cenacolo svolgeranno un servizio alla Parrocchia o alla Diocesi attraverso l’impegno in un Ministero

2.4 Comunione dei beni

  • Ogni giovedì si verserà nell’apposita Cassa Comune il risparmio ottenuto attraverso lo stile di una vita sobria. Si tratta di entrare nella mentalità che parte di quel qualcosa in più non lo trattieni solo per te ma lo condividi con i fratelli. La modalità di tale offerta si ispira al vangelo di Matteo (6,1-6):

“Quando dunque fai l’elemosina, non far sonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. 3 Ma quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra, 4 affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”.

  • Rimane valida l’iniziativa parrocchiale “Adotta una Famiglia” in prospettiva del “Villaggio della Povera Gente”

  • Nella relazione dei beni patrimoniali si sceglie il regime della Comunione dei beni, anche se civilmente c’è la Separazione dei Beni, i coniugi del Cenacolo depongono le firme su entrambi i conti e stabiliscono insieme l’amministrazione delle entrate e uscite.

2.5 Comunione dei cuori

  • Seguendo l’esempio di s. Francesco si tendono  a valorizzare le relazioni d’amicizia per far vivere a tutta la parrocchia la Fraternità come luogo della festa e dell’incontro con Dio. A tal proposito le famiglie del Cenacolo  possono scegliere di fare della propria abitazione una “Casa Betania”, che vive una vita povera e umile, aperta all’accoglienza degli amici, aperta alla condivisione e solidarietà con i più poveri e sofferenti, avendo davanti agli occhi l’icona della casa di Marta, Maria e Lazzaro a Betania

2.6 Vacanze comunitarie e tempo libero

  • Si entra nell’idea che il tempo di riposo lo si condivide con i fratelli del Cenacolo senza togliere nulla ai legittimi spazi famigliari. Già da settembre verrà prenotato un tempo di vacanza comunitaria da fare in montagna 10 giorni subito dopo il 15 agosto, e nella prima decade di agosto una seconda proposta per il mare. È necessario organizzare in tempo anche le ferie. Anche altri momenti serviranno per condividere in un clima di festa l’essere fratelli gli uni degli altri, come la Pasquetta, il 1 maggio, il Capo d’Anno.

2.7 Altri momenti vitali del Cenacolo

  • La comunione con la Chiesa Diocesana partecipando alla messa in atto del Piano Pastorale Diocesano

  • La comunione con i Frati del Lazio partecipando alle iniziative da loro proposte

  • La partecipazione ad alcuni eventi decisivi per il cammino ecclesiale: veglia di Natale e Pasqua, Pentecoste, e tutte le processioni …

2.8 II Tempo (2015-2016)

Anche se si indicano i 2 tempi rimane il fatto che sia nella prima che nelle fasi successive ci si orienta verso la realizzazione del Progetto di cui tracciamo le linee generali.

Progetto (Iª stesura)

Il Villaggio della Povera Gente è una proposta di vita evangelica ispirata al Carisma di s. Francesco. Come Lui, in ascolto della Parola, si intende rispondere alla chiamata del Crocifisso di s. Damiano, per essere in uno stato di Missione permanente verso il mondo. Assumendo lo stile di vita del Vangelo ci si rende disponibili a vivere in Fraternità e in minorità per trasformare il mondo in quel Regno di Dio per cui il suo Figlio Gesù ha dato la vita.

3.0 VILLAGGIO:

si intende il luogo dove vive e abita la Fraternità composta da Famiglie o singole persone. Si vive il vangelo nella Fraternità in ascolto ed obbedienza al Signore, l’unico capace di cambiare i cuori. Lo si fa pregando e lavorando insieme, nel desiderio di imparare a condividere non solo la casa e le cose, ma anche la fede, il cuore e la vita. Le famiglie si organizzeranno per trasmettere ai figli i valori provenienti dalla fede vissuta secondo lo stile della spiritualità francescana e li educheranno alla bellezza delle relazioni fraterne e amichevoli.

4.0 POVERA GENTE:

sono tutti coloro che guardano a Maria di Nazaret e a s. Francesco. La prima si definì nel Mgnificat: piccola; il secondo scelse come nome per i suoi frati quello di: Minori; conferendo alla parola Minorità un modo di vivere ed essere nel mondo, valido per tutti coloro che intendevano seguirne l’esempio. Queste 2 icone ispireranno la vita interiore e di Missione di coloro che vorranno vivere nel Villaggio.

4.1 REGOLA DI VITA:

nasce dalla vita stessa, per tanto si ritiene prematuro formularla ma se ne avverte l’indispensabilità per conseguire gli obiettivi del Progetto e dare un senso al vivere fraterno. Allo stato attuale se ne delineano solo alcuni principi basilari:

  1. Vita di preghiera quotidiana (lodi, vespri, liturgia della Parola)

  2. Lavoro: interno (casalingo, agricolo, accoglienza ospiti)

             Esterno (apostolato, lavoro retribuito, volontariato)

  1. Condivisione dei Beni, ogni bene viene versato in una cassa Comune da dove ordinariamente si prende il necessario per vivere. Le spese straordinarie vengono amministrate da un Consiglio della Fraternità che stabilirà i criteri per distinguere l’ordinario dallo straordinario.

  2. Una volta la settimana si riunirà il Capitolo del Villaggio per verificare e programmare il cammino da compiere.

  3. Per quanto è possibile si accolgono le persone in difficoltà che si inseriranno in un graduale inserimento della vita della Fraternità. Non potranno essere accolte le persone che hanno bisogno di interventi terapeutici (alcolisti, tossico dipendenti, persone con disagi mentali…)

  4. Il Villaggio prevede la collaborazione con i fratelli della Parrocchia di s. Maria di Loreto che intendono aderire al progetto pur non trasferendosi a Vitorchiano. Le modalità di collaborazione andranno studiate in un secondo tempo.

                                                                                                                                                            Pace e Bene